.: il signor ikea vuole sfidarmi?
di piko! (del 15/03/2005 @ 12:45:00, in _muy felìz :., linkato 1655 volte)
durante una tranquilla seduta mattutina, trovo un trafiletto minuscolo su una rivista per donne. dice di presentarsi in pigiama la mattina del 15 marzo, giorno del compleanno di mia sorella, all'ikea roma anagnina. vogliono sfidarmi a stare dodici ore in un letto, in vetrina, senza scendere, con la gente che passa. il sogno mio e di paolino paperino: fare il collaudatore di materassi! tra i circa novanta partecipanti, ovviamente i giudici non potevano esimersi dal selezionarmi, per i semplici motivi che seguono: 1) sono nato sotto una buona stella; 2) vestito con il piagiama di mio nonno, a righe verticali, con la vestaglia di mio padre, papalina e ciabatte di cuoio, ero il più buffamente elegante; 3) gli scarsi pigiamini aderenti di flanella a tinta unita, i capelli arruffati e le smunte facce addormentate non potevano competere con la mia, freschissima, faccia tosta; 4) data la mia innata umiltà, nascosto dalla folla che invece zompettava per attirare l'attenzione, ho destato negli organizzatori l'effetto "rosa nel deserto"; 5) a causa di risorse interiori paragonabili solo a quelle di un cavaliere jedi, riuscivo a corteggiare due delle organizzatrici alle otto del mattino, peraltro vestito come un deficiente, e costoro avrebbero di certo voluto proseguire l'amabile conversazione per il resto della giornata. detto con sincerità, m'è presa un pò a male: la classica sensazione d'ansia che rende le gambe mollicce e stringe lo stomaco. tutto risolto: colazione svedese a letto, scelta del quotidiano, opto per repubblica. per fortuna portavo con me il mio prode notebook, che mi ha permesso di amalgamarmi all'arredamento e anche di sistemare il layout di due capitoli della tesi. alle undici del mattino iniziava già ad esserci abbastanza pubblico, e quindi potevo dare il via al mio spettacolino: da buon padrone di casa, ospitale come sono, chiacchieravo con chiunque passasse per il mio loft di 35mq: camera da letto, antibagno e bagno. "posso aprire la cassettiera?", ed io: "certo, faccia come se fosse a casa sua. nel cassetto piccolo ci sono i calzini". intervistato in radio, faccio intervenire anche massimo, un signore conosciuto cinque minuti prima, che si era seduto sul bordo del letto. gli faccio testimoniare l'utilità del ripiano mobile sul quale avevo il computer, dato che lui era caduto in una gara di motocross, spaccandosi il cranio assieme a varie altre ossa, e ne aveva avuto per sei mesi in ospedale. bella anche la presentatrice. una signora mi chiede se la tazza del bagno funzionava, le dico di no, ma anche che l'idraulico sarebbe arrivato a momenti. giacomo, un ragazzo che era iscritto all'oratorio a bei vecchi tempi, rimane immobile a guardarmi e chiama la mamma: "oh, mà! ma che stai a fà qua!?". girando, disinvolto, pagina al quotidiano: "niente già, stò a lavorà! collaudo i letti. certo che è proprio una faticaccia!". arriva lo squisito pranzo, servitomi nientemeno che dal capocuoco e dal direttore dell'ikea. decido di chiedere se potevo sgranchirmi le gambe andando in bagno, pur facendo uno strappo alle regole del concorso, ovviamente accompagnato dalle belle commesse, a braccetto, una per lato. permesso accordato, vestaglia, silvia e francesca. optiamo per il giro lungo dell'esposizione, tra gli sguardi stupiti dei clienti. entro nel ristorante proprio mentre gli altroparlanti interni parlavano della promozione, e tutti, ma proprio tutti i clienti ai tavolini, si voltano in un breve momento di silenzio. noi tre fermi all'ingresso, guardo la sala, mi sistemo il colletto della vestaglia, e mi avvio verso il bagno. anche il bagno è gremito, tutti mi chiedono qualcosa, dico loro d'essere il guardiano notturno: con tutte quelle comodità, qualcuno doveva pur abitarci! nel pomeriggio, vinco la gara di montaggio veloce di un comodino, saltello un pò sul letto, nuova intervista in radio a base di risate, mi disegnano delle caricature, il pienone sempre attorno alle venti, anche se era un martedì. l'ansia era andata a farsi fregare, ero in dirittura d'arrivo per vincere il letto. arriva mia sorella, ceniamo assieme sempre nel mio letto, anche se dopo colazione, merenda delle undici, pranzo, merenda delle quattro e merenda delle sei, la cena era proprio indigesta. mi avevano fornito circa 15000 calorie per esser stato un giorno a poltrire in un letto. mah, dopo dici il rischio obesità! il gran finale scoppiettante vede marito e moglie attempati discutere sull'utilita di due mezzanini uguali in legno chiaro subito (opzione della moglie) oppure di un mobile in noce scuro massello su misura fra qualche tempo (opzione marito). grandi insegnamenti di vita sull'uovo oggi o la gallina domani. vinco questo benedetto premio: struttura letto matrimoniale, due reti separate con doghe in legno regolabili e schienali reclinabili, materasso matrimoniale in lattice, materassino matrimoniale superiore in fibra, quattro cuscini di piuma d'oca, mensola superiore, carrello su ruote abbinato al letto, trasporto incluso, firmo la bolla per un controvalore di 950 euro circa iva inclusa. premiazione il sabato alle 18, alle commesse e alla presentatrice ci penso io, da paura, vengono loro pochi giorni dopo (ammazza questi dell'ikea che serietà!) e da quel momento... finalmente si dorme come si deve. quasi rasento la pigrizia!