.: artura: arte&natura in tre lezioni
di piko! (del 01/11/2004 @ 12:47:18, in _muy felìz :., linkato 1539 volte)
sponsorizzato dall'assessorato alla cultura della provincia di frosinone, sono riuscito a portare per la prima volta in un'aula di scuola i miei interessi cosiddetti collaterali. sfruttando le mie tecniche da animatore, sono ruscito a divertirmi per dodici ore alle spalle dei contribuenti. ho tenuto poi incollati alla sedia trenta studenti per lo stesso lasso di tempo, ma questo è un fatto secondario. arrivo alla prima lezione vestito da breaker, con il mio completino puma, un filo di barba giusto per far capire ai ragazzi che non ho la loro età. "per favore, non datemi del lei, mi chiamo marco" è la prima cosa che ho detto. piggi, che m'aveva accompagnato alla prima lezione, si divertiva. a breve i ragazzi hanno iniziato a chiacchierare con me, nel senso che dopo un quarto d'ora già la lezione era diventata un dibattito, molto ridanciano, che seguiva il mio canovaccio. se i ragazzi preferiscono saltare la ricreazione, è un segnale di buona riuscita. anche se la ricreazione ci vuole, quindi ai primi segni di disattenzione ho chiesto ai ragazzi di urlare a squarciagola saltando in aria. ovviamente al primo tentativo si ripete sempre con la scusa che era un pò moscetto, così fanno doppio casino: da quel momento attenti fino alle due del pomeriggio. sono riuscito, cosa che m'ha commosso, anche a riproporre la mitica scena de "l'attimo fuggente" nella quale robin williams fa salire i suoi studenti sul tavolino, per fargli comprendere che la curiosità deve essere il motore dello studente, il considerare le cose da un diverso punto di vista. la seconda lezione ha visto anche un piccolo compito in classe, a ritmo di musica però, con domande che rasentavano l'assurdo, ma molto indicative su chi quantomeno aveva provato a capirci qualcosa. discorsetto finale sull'importanza di essere ricettivi e sensibili nei confronti di quel che ci accade e degli altri esseri umani, dettato dalla morte di mia zia mariapia. l'empatia è il primo passo per essere uomini e per l'arte, e così si giungeva alla terza lezione. siccome nella prima s'era parlato molto di matematica, e nella seconda si di natura, nella terza s'aveva da far l'arte. non ero in gran forma, avendo vomitato la colazione a cinque minuti dall'inizio della lezione, ma è andata. conclusi i riepiloghi degli approdi precedenti, esposti i perchè dei miei quadri, esplorati altri frattali tra lo stupore di tutti e soprattutto messi i ragazzi al corrente di quante cose curiose può fare l'occhio, tutti in aula di disegno. buoni i risultati anche lì, considerando che per aver mano sicura nell'impugnare uno stiletto non basta una vita. tutto davvero meraviglioso. poi sono arrivati pure i soldi, ed è una vera soddisfazione quando puoi riscuotere un assegno che ti permette di acquistare strumenti per proseguire nella tua ricerca personale.