.: è la decadenza, mia atala. ruah, il soffio, si spegne
di piko! (del 01/05/2004 @ 12:47:43, in _muy felìz :., linkato 1504 volte)
passo il testimone pubblicando un ultimo numero, intimista, minimale, sofferto. grafica e layout di conseguenza derivati dal mio stato d'animo. mi sono anche permesso di inserire una piccola nota editoriale, scritta in carattere cinque, che credo davvero in pochi abbiano letto. io le cose quando le faccio, le faccio simboliche fino alla nausea. ma tanto, anche l'esistenza è un'allegoria di se stessa. mi dispiace, ma quando un'idea comincia a farti soffrire, è il momento per dimenticarla. se sarà utile in futuro, tornerà da sola. si sbraga tutto: università che diventa un inferno (quando ti bocciano all'ultimo esame...), litigi e divisioni definitive tra i compagni (non uno, non due, ma ben tre gruppi che si dividono), i pochi amici che preferiscono stracciarsi qualsiasi stupefacente capiti ed io che cerco di recuperarli perchè non riesco più nemmeno a comunicare con loro tanto li sento imparanojati (un periodo di flessione prima o poi lo prendono tutti, ma l'eccesso non è mai una buona strada), mia nonna che s'ammala, io che abito da solo a roma e una salute fisica che fa le bizze (nota a posteriori: su queste tre cose, si vedranno i risvolti positivi). visto che tutto questo pesa molto, e che lei di certo complica solamente la situazione grazie a comportamenti degni della sensibilità di un blocco di granito, decido pure di lasciare la ragazza che tuttavia, amavo. tutti mi dicono: tu sei scemo. e io rispondo: sono bastevole a me stesso. l'ardore di desiderio, lo spleen giornaliero, amo le nuvolette comincia qui.